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Itinerario
Archeologico
Le antiche origini delle comunità belicine
L’Itinerario
L’importanza archeologica della Valle è testimoniata dal Parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, uno dei più importanti del Mediterraneo per l’ubicazione, il paesaggio e l’imponenza dei suoi templi, e dal Parco archeologico di Segesta, uno dei centri indigeni più importanti della Sicilia Occidentale. Ma l’intero territorio è puntellato di siti che raccontano le sue antiche origini, dalla Preistoria ai Greci, dagli Elimi al periodo medievale, quest’ultimo riconoscibile nel sito di Rocca di Entella e nei suoi reperti custoditi nell’Antiquarium (Contessa Entellina), e nella Necropoli Pignatelli a Menfi. Nel Museo della Preistoria del Belìce (Partanna) si rinvengono i reperti provenienti dalle necropoli dell’area dello Stretto; la Mostra Pietra Prima Cultura (Santa Ninfa) conserva antichissime industrie litiche; il Museo Civico di Castelvetrano espone il famoso Efebo di Selinunte, statua in bronzo risalente al 480-460 a.C. Da non perdere le aree archeologiche di Mokarta, Monte Polizzo e della Basilica di San Miceli (Salemi), e quelle di Monte Adranone con il suo Antiquarium (Sambuca di Sicilia). Spostandosi verso sud completano l’itinerario il Satiro di Mazara del Vallo e i resti classici del Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento.