15 marzo 2021: si celebra la prima “Giornata dei musei, delle riserve e dei luoghi della Rete”
«La Rete Museale e Naturale Belicina compie 9 anni e così, come indicato nel Piano programmatico quadriennale, abbiamo deciso di festeggiarla d’ora in poi ogni 15 marzo, assieme a tutti i nostri soci dando visibilità alle loro strutture museali, riserve e luoghi della cultura – dice il presidente Giuseppe Maiorana – La prima “Giornata dei musei, delle riserve e dei luoghi della Rete” l’avevamo immaginata con attività da svolgere all’interno delle strutture, magari con visite guidate e momenti di aggregazione, ma le restrizioni dovute alla pandemia, ci hanno messo nelle condizioni di rivedere il programma immaginato».
«Abbiamo ripensato, assieme al consiglio direttivo, ma anche con il supporto dei volontari della Rete, ad un’azione di promozione di facile attuazione che potesse meglio rappresentare la nostra realtà associativa senza escludere nessuno – aggiunge Maiorana – L’idea è stata quella di raccontare con un videoclip, di pochi minuti, le strutture museali, le riserve e i luoghi della rete, chiedendo ad ogni direttore o responsabile di “aprire” le porte dei luoghi culturali facendosi aiutare da un testimonial, individuato dal singolo associato – spiega – Vogliamo far rivivere con i racconti emozionali dei testimonial coinvolti, già a partire dal 15 marzo sulle nostre pagine social, i musei, le riserve e i luoghi della Rete, riaccendendo i riflettori con l’augurio di una prossima fruizione».
«La cultura è apertura, comunità, accoglienza – afferma il direttore Gianni Di Matteo – Nei video che abbiamo chiesto di realizzare per la “Giornata dei musei, delle riserve e dei luoghi della Rete”, le realtà museali e ambientali belicine simbolicamente aprono le loro porte. Mai come oggi, che si ha una tale paura del futuro da non riuscire ad immaginarlo, ogni presidio, ogni luogo della cultura, piccolo o grande che sia, espressione del paesaggio o delle comunità, deve aprire le sue porte – conclude -, non solo per mostrarsi ma per farsi laboratorio della rinascita, perché il compito della cultura è sempre stato quello di costruire l’epoca nuova aiutandoci a trovare soluzioni inedite a problemi che sembrano insormontabili».