Il Museo
Belìce/EpiCentro della Memoria Viva è un museo sempre in costruzione, perché nasce come luogo aperto e vissuto dalla gente, uno spazio espositivo in continua evoluzione che si arriccisce di nuovi contributi di chi vive o chi ”passa” dal Belìce: un luogo che narra la storia di una Sicilia che sorprende, che attrae e ispira. Ospitato in una porzione del piano terreno della struttura del CRESM (Centro Ricerche Economiche e Sociali per il Meridione), è caratterizzato da un percorso espositivo suggestivo ed esplorativo. Il fruitore curioso potrà scegliere di considerarlo come punto di partenza per tracciare il suo viaggio in questi luoghi e paesaggi attraversati dal tempo, dai movimenti popolari e dagli eventi naturali. Lo spazio contiene e offre alla fruizione video, racconti, disegni, fotografie, documenti che rappresentano la coscienza storica della gente del territorio belicino e raccontano storie importanti e poco conosciute di lotte e mobilitazione popolare prima e dopo il terremoto del ‘68. A Belìce/EpiCentro il viaggiatore scopre la storia di un territorio, la Valle del Belìce, e del suo popolo, che a partire dagli anni ‘50 produsse uno dei più interessanti esperimenti di democrazia partecipativa in Italia. Gli “scioperi alla rovescia”, le denunce sociali, le inchieste, i digiuni di Danilo Dolci e del suo Centri per la Piena Occupazione, i Comitati Cittadini per lo sviluppo del Belìce, il terremoto del 1968 e le lotte popolari per la ricostruzione del Belìce. Tutto questo raccontato attraverso mappe virtuali, fotografie parlanti, video e documenti d’epoca con i quali creare itinerari inediti e originali per un viaggio nella nostra terra.
Belìce/EpiCentro è anche un cantiere educativo. Opera con le scuole di diverso ordine e grado, anche grazie la collaborazione di Officine creative, e propone percorsi didattici e di visita tematici inerenti lo sviluppo locale, azioni workinside, visite narrate e nei luoghi della memoria della Valle del Belìce.