Il Museo
L’edificio che un tempo fu il Duomo di Santa Margherita di Belìce, gravemente danneggiato durante il terremoto del 1968, è stato ricostruito ed è oggi sede del Museo della Memoria. Qui è esposta una serie di documenti di vario tipo (foto, citazioni letterarie ed opere pittoriche) che guidano il visitatore in un’affascinante scoperta dei paesi della Valle del Belìce prima e dopo la tragica notte del sisma.
Realizzato all’interno della ex Chiesa Madre, il Museo, mira a far riflettere sul valore della memoria, una memoria formativa che ci aiuta a capire come eravamo e come siamo. Al suo interno diversi fotogrammi, citazioni letterarie ed opere pittoriche guidano il visitatore in un’affascinante scoperta dei paesi della Valle del Belice: Gibellina, Montevago, Salaparuta, Poggioreale, Santa Margherita Belice, Santa Ninfa, Sambuca di Sicilia e Vita, prima e dopo quella tragica notte del terremoto. Dalle immagini di quei luoghi di straordinaria bellezza, che in pochi secondi furono distrutti e rovinati dalla forza della natura, si evidenzia la fragilità delle cose umane, si racconta il dolore, l’emergenza, la solidarietà, la rabbia, ma anche la protesta di chi vuole con forza una rinascita ed un futuro. Lo spazio espositivo ospita un materiale fotografico vario, proveniente in gran parte da archivi e collezioni private. All’interno è possibile visionare, oltre alla produzione di fotografie, anche immagini video-audio, raccolte di quotidiani, riviste dell’epoca ed album di foto. Completa la visita una sala multimediale, in cui vengono proiettati dei video, attraverso i quali si racconta la storia della Valle del Belice e dei suoi paesi prima e dopo il 1968, fino ai nostri giorni.