Strategie di Marketing e Inclusività: i musei diventano imprese per proiettarsi nel futuro

Strategie di Marketing e Inclusività: i musei diventano imprese per proiettarsi nel futuro

Strategie di Marketing e Inclusività: i musei diventano imprese per proiettarsi nel futuro 1772 2480 Rete Museale e Naturale Belicina

BUSINESS PLAN, BILANCIO DI MISSIONE, STRATEGIE DI MARKETING ED INCLUSIVITÀ: I MUSEI DIVENTANO IMPRESE PER PROIETTARSI NEL FUTURO

Venerdì 6 dicembre (ore 16,30), a Villa Zito, a Palermo, la presentazione del libro “Museologia del presente. Musei sostenibili e inclusivi si diventa” (Pacini Editore), vademecum per invitare i musei ad aprirsi alla società contemporanea ed autosostenersi.

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Il testo è scritto dal museologo Maurizio Vanni insieme al presidente di ICOM Italia, Michele Lanzinger e al Direttore Cultura di Milano, Domenico Piraina

Palermo, 4 Dicembre 2024 – Business plan, bilancio di missione, strategie di marketing, profilazione e fidelizzazione del pubblico, percorsi inclusivi e legami con gli stakeholder del territorio per entrare nella dimensione quotidiana dei cittadini. La gestione dei musei diventa sempre più assimilabile a quella di un’impresa, così da aiutarli a vincere le sfide del futuro e tenere fede alle proprie mission. È questo il tema attorno al quale ruota il libro “Museologia del presente. Musei sostenibili e inclusivi si diventa” (Pacini Editore), primo volume della nuova collana “Musei e Museologia del presente”, curato dal museologo (Università di Pisa), critico e storico dell’Arte, Maurizio Vanni. Il libro è scritto insieme al presidente di ICOM Italia, Michele Lanzinger e a Domenico Piraina, Direttore Cultura del Comune di Milano e Direttore di Palazzo Reale.

Il volume sarà presentato a Palermo, venerdì 6 dicembre, alle ore 16,30 a Villa Zito (via della Libertà, 52), insieme all’autore Maurizio Vanni, curatore della collana, in occasione dell’incontro organizzato dal coordinamento di ICOM Sicilia con la Rete Museale e Naturale Belicina. A portare i saluti istituzionali saranno Maria Concetta Di Natale, presidente Fondazione Sicilia, ed Antonino Di Lorenzo, Coordinatore ICOM Sicilia. Interverranno all’incontro Vincenzo Fiammetta, Direttore Museo delle Trame Mediterranee Gibellina e Paola Nicita, Storica dell’Arte curatrice in linguaggi contemporanei. Modererà Giuseppe Maiorana, presidente Rete Museale e Naturale Belicina. L’ingresso è gratuito.

Il manifesto invita i musei ad aprirsi alla società contemporanea, affinché sappiano elaborare programmi che pongano la relazione con le proprie comunità al centro della loro azione. Avvalendosi anche di numerosi casi di studio, il manuale affronta le sfide che le istituzioni museali devono fronteggiare nell’immediato e nel lungo termine, con l’obiettivo di fornire strategie e metodi per affrontarle. Tutto parte dalla gestione economica: i musei devono iniziare ad essere gestiti alla stregua di un’impresa, elaborando quindi piani economici, business plan e progetti di fundraising anche in relazione con imprese private e produrre offerte culturali esperienziali e personalizzate su segmenti di interesse, insieme ad altre iniziative in relazione alla comunità e al territorio, che abbiano obiettivi e mission misurabili in grado di generare introiti (diretti o indiretti) e consentire loro di sostenersi con le proprie forze completando l’apporto economico delle Pubbliche Amministrazioni. Un aspetto, questo, che si affianca alla necessità di dialogare con tutti gli stakeholder del territorio, oltre a quella di conoscere, profilare, coinvolgere e fidelizzare il pubblico generico, ed abbattere le barriere architettoniche e sociali, offrendo una proposta culturale personalizzata. Solo facilitando inclusione, accessibilità, rispetto per l’ambiente (riduzione dell’impatto) e benessere psicofisico si potrà esaltare il carattere sociale, ecologico e olistico dell’istituzione museale.

Il manuale, infatti, affronta anche l’aspetto ambientale legato ai musei, con un capitolo sulla “Biomuseologia”, curato da Maurizio Vanni, unito a un saggio di Michele Lanzinger, nel quale si evidenziano una serie di azioni da mettere in pratica per ridurre il loro impatto sull’ambiente. I musei sono infatti, tra gli edifici che producono cultura, quelli più inquinanti, poiché rimangono sempre in funzione. Oltre il 75% si trova inoltre all’interno di edifici di rilevanza storica e quindi vincolati, ma grazie ad una serie di accorgimenti legati al risparmio e all’efficientamento energetico, come l’utilizzo di vernici green, l’installazione di pannelli fotovoltaici trasparenti ed impianti di illuminazione a led, oltre a strategie no waste grazie al riciclo avanzato, si può ridurre l’impatto ambientale di quasi il 70% senza intervenire sulla struttura e sulle mura esterne.

“Oggi più che mai i musei devono tornare a mettere l’individuo al centro – spiega Maurizio Vanni, Direttore scientifico della collana. – Devono perciò diventare luoghi di interesse pubblico, che promuovono la diversità e la sostenibilità, che si rivolgono a tutta società, ovvero al pubblico generico, ma anche al contesto economico, sociale, olistico ed ambientale non solo per una crescita culturale, ma anche per una crescita umana.  La chiave è riuscire a far entrare i musei nella quotidianità delle persone, a prescindere dalle collezioni che espongono attraverso i servizi che offrono come ristorante, caffetteria, bookshop, sale laboratoriali permanenti e auditorium per eventi interdisciplinari, uniti a una serie di offerte culturali esperienziali utilissime per stimolare una frequentazione regolare”.

Per rispondere a queste nuove esigenze le istituzioni museali dovranno dotarsi necessariamente di nuove risorse umane, inediti profili professionali, da integrare a quelle preesistenti: specialisti di Economia, Marketing e Comunicazione, Valorizzazione e Gestione Museale, Antropologia, Sociologia, Pedagogia, Psichiatria ed Informatica. Una rivoluzione dalla quale trarranno beneficio anche i territori, in quanto le nuove funzioni trasformeranno i musei in vere e proprie destinazioni turistiche. Una svolta importante, ma necessaria per salvarli dal fallimento.

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