Il Parco
Segesta, sul Monte Barbaro, è uno dei centri indigeni tra i più importanti della Sicilia Occidentale, costituito da un popolo di origine peninsulare –gli Elimi- che stando alla tradizione storica proveniva da Troia (Tucidide, VI, 2). Questa città, ellenizzata nel suo complesso, ebbe un ruolo preponderante negli avvenimenti storici che la portarono a ripetute lotte con Selinunte che sicuramente tentava di conquistarsi uno sbocco nel Mar Tirreno. Nel corso della prima guerra punica, si alleò con i Romani (Diodoro, XIII, 5) ed in virtù della leggendaria origine troiana, Roma concesse a Segesta lo stato di città libera ed immune (Cicerone, Verrine, III, 6, 13), do-tandola di un vasto territorio.
Nel 430-420 a.C. fu edificato il Tempio di tipo dorico-siceliota, all’interno delle mura urbiche, infatti, la città, in epoca classica, era munita di una cinta muraria con porte monumentali; in età primo imperiale, una nuova linea di difesa era impostata ad una quota più bassa. Inoltre, fuori dal contesto urbano, sono visibili il Santuario di Contrada Mango (sec. VI-V a.C.) ed una necro-poli di epoca ellenistica nell’area prospiciente la porta urbica principale detta ‘Porta di Valle’.