Il Museo
In Sicilia, ponte dell’Europa verso l’Africa, sono viventi e visibili le tracce intatte del suo lontano passato: le analogie tra i segni e le forme riscontrabili nel patrimonio artistico mediterraneo rivelano l’esistenza della comune matrice culturale che si è intessuta sin dalla preistoria attraverso le migrazioni delle popolazioni provenienti dal Medio Oriente, la Grecia e dall’Africa. Il Museo delle Trame Mediterranee istituito nel 1996 con la donazione del suo fondatore Ludovico Corrao, esplora e ricrea tali tracce e analogie. Ceramiche, tessuti, gioielli , costumi, reperti archeologi, si relazionano abbattendo la gerarchia tra le arti, considerando la produzione artistica dell’uomo nel suo insieme, senza distinzione tra arti maggiori e arti minori, considerando gesti, manufatti, idee, oggetti quotidiani, tutti degni di concorrere alla definizione di un patrimonio di conoscenze.
Sequenze aperte di forme e decori indicano linee di appartenenza comune che derivano da matrici decorative primigenie (arabesco, scrittura, geometria) coabitando accanto ai capolavori dei maestri dell’arte contemporanea e rompendo con la tradizionale idea di creatività. La collezione d’arte contemporanea, tra le più importanti d’Italia, documenta la permanenza degli artisti a Gibellina e il loro contributo per il progetto di ricostruzione della città dopo il sisma del ‘68. Sono in mostra le scenografie della grande stagione del teatro iniziata nel 1982 con “Gibella del martirio” di Emilio Isgrò, le macchine spettacolari di Arnaldo Pomodoro per la trilogia dell’”Orestea”, le opere di Mimmo Paladino e Nunzio; il “prisenti” (drappo processionale) di Alighiero Boetti, il Tappeto Volante di Stalker e Antonio De Luca, le opere di Consagra, Accardi, Dorazio, Turcato e molte altre testimonianze. Tra le opere en plen air è possibile ammirare la “Montagna di sale” di Mimmo Paladino, scenografia realizzata per le Orestiadi del 1990, considerata tra i più grandi lavori del maestro della Transavanguardia italiana. Il museo è stato insignito del premio ICOM, International Council of Museums, per il miglior progetto di mediazione culturale, e nel 2017, ha ricevuto una menzione speciale per il progetto realizzato in occasione di F@mu Giornata nazionale delle famiglie al museo.